Meccanica di precisione – Italia

 

Obiettivi del progetto:

L’obiettivo del Progetto è quello di supportare lo sviluppo commerciale di un’azienda che opera nel settore della meccanica di precisione, specializzata in lavorazione conto terzi (fresatura, tornitura, montaggio, etc.) attraverso un’attività di Contact Management finalizzata alla presa appuntamento.

Costruzione e Geo-referenziazione del Database:

Durante il processo di creazione del DataBase, è stato identificato come Target di interesse: Costruttori di macchine alimentari, Biomedicale, Packaging, del Centro Nord Italia.

I contatti sono stati inseriti nella mappa digitale per capire meglio la loro distribuzione ed avere una referenza visiva sulle zone in cui operare.

 

 

Esito dell’attività di Contact Management

Sono stati individuati 1.697 Prospect.

Sui 1.697 contatti individuati in fase di costruzione della Banca Dati è stato avviato il percorso di contatto telefonico che ha avuto l’obiettivo di profilare i Potenziali Clienti, presentare i servizi e l’azienda e individuare i Prospect interessati a un approfondimento commerciale.

Risultati: sono stati avviati rapporti diretti con 16 nuovi clienti, che hanno generato un fatturato pari a 1.349.000 €

 

 

Esempi della scheda compilata per ogni Lead:

 

 

 

L’industria italiana delle lavorazioni meccaniche

Le aziende terziste delle lavorazioni meccaniche: un patrimonio per l’industria italiana e non solo.

L’Italia è da sempre un paese manifatturiero, con competenze riconosciute in tutto il mondo, nel saper fare.

Una tradizione che riguarda molti settori, tra questi quello delle lavorazioni meccaniche conto terzi, conta 20.000 aziende concentrate prevalentemente nel Centro-Nord. Il cuore del settore è rappresentato da 11.600 società di capitale che impiegano 125.000 addetti.

Questo panorama ricchissimo di aziende è fortemente connesso all’andamento dei prioritari campi di sbocco quali l’industria meccanica, automotive, industria ferrotranviaria e l’edilizia.

In questi mesi, caratterizzati dalla scarsa disponibilità di materie prime, dall’incremento fortissimo dei costi sia delle materie che dei carburanti, è nuovamente emersa la capacità di queste piccole imprese di ripensare se stesse, i prodotti ed i processi.

L’azienda terzista è costretta cambiare il suo modo usuale di lavorare, si punta sull’alleggerimento dei materiali, sull’utilizzo di nuove composizioni con la finalità di ridurre consumi e sprechi.  In sempre più settori che vanno dall’automotive all’elettronica, dai trasporti alle lavorazioni meccaniche, sino alla filiera delle costruzioni, l’alluminio ‘sta trovando sempre più impiego nella vita di tutti i giorni e in campo industriale.

Tutto ciò valorizza la bravura delle nostre aziende di lavorazioni meccaniche, che si distinguono da sempre per flessibilità e capacità di customizzare, tanto preziosa per l’industria produttiva.

Sempre più spesso chi si rivolge a un’azienda terzista non sta cercando solo un semplice esecutore, ma un vero e proprio partner che grazie all’esperienza, all’affiancamento con professionisti e alle competenze acquisite possa portare preziosi suggerimenti per rendere il prodotto migliore.

Quella delle aziende terziste è una competenza che fa grande l’industria nazionale, ma è anche sempre più apprezzata e ricercata anche dalle aziende straniere (tedesche e francesi in primis) che riconoscono a queste realtà, delle capacità tecniche uniche.

Una delle grandi fragilità del settore, è la scarsa capacità di sviluppo commerciale di queste aziende. Di solito fondate e gestire da ottimi tecnici, hanno una forte dipendenza da un grande committente o da pochi clienti, magari dello stesso distretto.

E’ quindi cruciale per queste aziende, trovare delle soluzioni per ampliare la propria base di clienti, magari in più settori e in varie zone dell’Italia.

Allo stesso tempo, l’internazionalizzazione attraverso l’acquisizione di clienti esteri, consente alle aziende terziste di mettersi al riparo dalle fluttuazioni del mercato interno, potendo contare su maggiore stabilità, tempi di pagamento migliori e spesso una marginalità più interessante.

Ricerca Distributori Prodotti alimentari Bio – Germania

 

Obiettivi del progetto:

L’obiettivo del Progetto è quello di supportare una piccola azienda specializzata in produzioni alimentari BIO, nello sviluppo internazionale attraverso la ricerca di partner distributivi sul mercato tedesco.

 

Costruzione e Geo-referenziazione del Database:

Durante il processo di creazione del DataBase abbiamo effettuato la ricerca e selezione dei contatti, individuando i Prospect, sulla base delle categorie che il cliente desidera raggiungere, nello specifico GDO, Grossisti food retail, Grossisti food Horeca (canale bar), Catene di negozi bio.

I contatti sono stati inseriti nella mappa digitale per capire meglio la loro distribuzione ed avere una referenza visiva sulle zone in cui operare.
Area di interesse: Germania

 

 

Esito dell’attività di Contact Management

Sono stati individuati 287 Prospect.

Sui 287 contatti individuati in fase di costruzione della Banca Dati è stato avviato il percorso di contatto telefonico che ha avuto l’obiettivo di profilare i Potenziali Clienti, presentare i prodotti e l’azienda e individuare i Prospect interessati a un approfondimento commerciale.

Risultati: sono stati avviati rapporti diretti con 10 Distributori, tra cui i principali 3 operatori del settore Bio della Germania.

 

 

Esempi della scheda compilata per ogni Lead:

 

 

 

 

TRANSIZIONE DIGITALE E COMPETITIVITÀ – 12 Luglio 2022 ore 19.00 – Roma

MARTEDÌ 12 LUGLIO ore 19.00 – 22.00
TERRAZZA CIVITA – Piazza Venezia 11 – Roma


L’obiettivo del dibattito è confrontarsi sul contenuto delle misure legislative emanate da Governo e Parlamento a sostegno del Sistema produttivo in ambito di innovazione digitalizzazione dei processi, prodotti e servizi, e raccogliere spunti sulla base delle esperienze degli stakeholder. Da sfondo il ruolo dell’intervento pubblico in questa fase cruciale per il nostro Paese, e per il sistema produttivo in particolare.

L’evento si svolge come una chiacchierata con il Viceministro dell’economia on. Laura Castelli che risponderà a delle domande del moderatore Alessio Jacona, giornalista esperto di tecnologia ed innovazione, sulle strategie economiche del governo sul tema del digitale.

Seguiranno gli interventi programmatici di Federico Iadicicco presidente di Anpit e Daniele Prioli CEO di GeocomItalia, e poi ci sarà la parte di Q&A da parte dei partecipanti. Seguirà, poi, un momento dedicato al networking.

Location e aperitivo

Terrazza Civita ore 19:00
Terrazza Civita Piazza Venezia , 11. Roma

Aperitivo e buffet fino alle ore 22.

 

Programma

Ore 19.00 Introduce On. Mattia Fantinati – presidente IGF Italia

Ore 19.10 Alessio Jacona intervista Viceministro economia On. Laura Castelli

Ore 19.50 Interventi programmati di:
Federico Iadicicco – presidente ANPIT
Daniele Prioli – CEO GeocomItalia

Apertura dibattito Q&A

Ore 20.15 Cocktail dinner in terrazza.

 

PER INFO E ISCRIZIONI: marchesini@geocomitalia.it

 

L’agricoltura italiana simbolo di qualità ed eccellenza

L’argomento è spesso sottovalutato ma è doveroso sapere che l’Italia, in quanto a prodotti agroalimentari e vitivinicoli registrati e protetti, con 581 Dop e 257 Igp, è prima al mondo, seguita dalla Francia, Spagna, Grecia e Portogallo. L’Emilia-Romagna è addirittura la regione leader in Europa e in Italia per numero di denominazioni registrate e per impatto economico. Prima regione italiana nel settore Cibo, seconda solo al Veneto nel complesso per valore delle filiere Dop Igp, l’Emilia-Romagna conta ben 74 prodotti Dop Igp e 17.272 operatori di settore.

I prodotti Dop e Igp italiani, che vogliono significare rispettivamente “Indicazione Geografica Protetta” e “Denominazione di Origine Protetta”, pesano per circa il 21% sull’export complessivo del settore agroalimentare italiano.  L’export del nostro Paese, ribadisce Confagricoltura, è ripartito nel 2021, e lo stesso ha fatto l’agroalimentare, che ha registrato una crescita del +14,7% sul 2019. Ed è sempre forte la domanda di prodotti italiani nel mondo. “Basta scorrere le statistiche dell’export dell’industria alimentare: Usa +14,3%, Cina +32,7%, Corea del Sud +30,7%, Cile +50,5%, Sud Africa +21,2%, Polonia +21,4%, Spagna +19,6%, Germania +6,7%, Francia +7,1%, (dati Federalimentare elaborati su base Istat, gennaio/novembre 2021)”. Come da informazioni provenienti dalla Coldiretti, a trainare la crescita ci sono infatti prodotti come il vino, che guida la classifica dei prodotti made in Italy più esportati, seguito dall’ortofrutta fresca.

A confermare le performance all’estero, oltre al dato dei nostri prodotti vinicoli che, a partire dal record di oltre 7 miliardi di euro esportati nel 2021, segna, a gennaio, un +22% sullo stesso periodo dello scorso anno (dati Istat), anche quello di uno dei prodotti di eccellenza del made in Italy, il Parmigiano Reggiano. Secondo i dati del consorzio, dopo il record del giro di affari registrato nel 2021 pari a 2,7 miliari di euro, il primo trimestre 2022 ha registrato un aumento delle vendite totali pari al 3,6% (33.341 tonnellate), sulla scia dell’incremento generale dei mercati internazionali, che crescono del 6,9% (14.546 tonnellate). Pressoché stabili le vendite nel mercato italiano, che vede un lieve calo dei consumi domestici, compensata da un a crescita del canale della ristorazione.

Progetti di costruzione “in cantiere” nel Mondo

 

Da alcuni anni stiamo assistendo a un vero e proprio programma di rinnovamento del territorio a livello mondiale. Ciò comprende una moltitudine di dinamiche ed elementi da cui non si può prescindere. Nello specifico non si può parlare di urbanistica, edilizia o progetti infrastrutturali senza coinvolgere la difesa del suolo, la tutela del paesaggio e delle bellezze naturali, nonché la cura degli interessi pubblici funzionalmente connessi a tali materie. Le stesse tecniche di costruzione stanno imponendo nuove metodologie che richiamano la rigenerazione urbana e l’approvvigionamento da fonti energetiche rinnovabili, ad esempio.

L’azienda progettista ad oggi, deve contemperare gli interessi pubblici con quelli privati. Si parla di ‘rigenerazione’ del territorio proprio perché si allude all’idea di una rinascita, risveglio e rinnovamento allo stesso tempo.

Progetti colossali si stanno realizzando in tutto il mondo, a partire dall’accordo bipartisan degli Stati Uniti della durata di otto anni che mira, nel pieno rispetto del territorio e delle esigenze di sicurezza della popolazione troppo vittima dei repentini mutamenti climatici che distruggono ciclicamente le infrastrutture, a investire quasi 200 miliardi nella costruzione di strade, ponti, torrette, modernizzazione del sistema ferroviario. In questa direzione rientrano gli investimenti per il trasporto urbano e per l’ottimizzazione dell’accessibilità dei più anziani e delle persone con disabilità agli stessi.

Altri 25 miliardi andranno al risanamento delle strutture aeroportuali per ridurre l’impatto delle emissioni di gas climalteranti rilasciate dagli aerei. Sono previsti anche finanziamenti per la costruzione di infrastrutture digitali più solide, tra cui l’ampliamento della banda larga in tutto il Paese.

Dall’altra parte del mondo, negli Emirati Arabi, assistiamo alla costruzione della famigerata città ‘smart’ araba nel deserto che comprende, fra le sfide principali, la creazione di un’ampia rete di infrastrutture di collegamento con l’Egitto, un progetto che è ovviamente molto mirato a un rilancio dell’economia.

Non da meno, a Doha, capitale del Qatar, nel 2022 si terranno i contestatissimi Mondiali di calcio. E’ la scommessa più ardita degli ultimi tempi, quella mirata alla creazione degli stadi più all’avanguardia, totalmente dotati di impianti di condizionamento. Lo skyline di Doha cambia in continuazione.
In pochi mesi, improvvisamente, dove non c’era altro che sabbia, ecco un grattacielo sorto dal nulla. Enormi dune tempestate da gru e da impalcature necessarie per costruire il futuro.

Non molto lontano tutta l’Africa sta lavorando al mega-progetto di costruzione e riqualificazione delle reti ferroviarie. Undicimila km di binari ferroviari, 30 miliardi di dollari investiti, stazione di partenza Cape Town Sud Africa. Destinazione finale Cairo, Egitto. Questo il mega progetto di rete ferroviaria in Africa finanziato dalla cooperazione economica della Repubblica Popolare della Cina. La rete ferroviaria africana finanziata da Pechino è perlopiù mirata al trasporto merci. La proporzione dei treni addetti al trasporto merci e quelli per i passeggeri è 10 a 2. L’attuale rete ferroviaria in Africa ricopre il 10% delle potenzialità di trasporto merci. Non è un segreto che le imprese italiane partecipino attivamente alle grandi opere mondiali, spesso non sappiamo infatti che dietro alcuni degli interventi più rilevanti a livello internazionale si nasconde il lavoro delle nostre brave aziende.

Ciò non può che creare un indotto prodotto dalla collaborazione di più aziende, a partire da chi produce macchinari, a chi progetta i lavori, a chi fa contrattazioni fino all’invio sul territorio di interesse di manodopera specializzata.
E l’Italia non è seconda a nessuno in quanto a genialità e bravura o, perlomeno, siamo sempre sul podio!

Settore Arredo – Germania

 

Obiettivi del progetto:

Il cliente è un azienda specializzata nella progettazione e produzione di arredamento: living, zona notte, accessori e complementi.

Ci è stato richiesto di supportare il loro sviluppo commerciale sul mercato tedesco attraverso un’attività di Geomarketing e Contact Management finalizzata alla identificazione di potenziali clienti interessati ad un incontro o approfondimento con un referente commerciale.

 

Costruzione e Geo-referenziazione del Database:

Durante il processo di creazione del DataBase abbiamo effettuato la ricerca e selezione dei contatti, individuando i Prospect, sulla base delle categorie che il cliente desidera raggiungere, nello specifico rivenditori che operano nel settore dell’arredo casa con focus sugli ambienti living e notte, dotati di uno showroom.

I contatti sono stati inseriti nella mappa digitale per capire meglio la loro distribuzione ed avere una referenza visiva sulle zone in cui operare. L’area di interesse è stata individuata nel Sud e Sud Ovest della Germania (Baviera e il Baden Wuerttemberg).

 

 

 

Esito dell’attività di Contact Management

Sono stati individuati 473 prospect.

Sui 473 contatti individuati in fase di costruzione della Banca Dati, attraverso l’attività di Contact Management sono stati scremati tutti quelli fuori target, oppure non raggiungibili telefonicamente.

Sui restanti 193 contatti il percorso di contatto telefonico ha avuto l’obiettivo di profilare i potenziali rivenditori, presentare i prodotti attraverso l’invio dei cataloghi e fissare delle webcall con i rivenditori interessati a un approfondimento commerciale.

Al termine del progetto sono stati individuati 18 interessati, di cui 6 hanno fissato subito una call di approfondimento, mentre i restanti 12 si sono mostrati interessati a valutare una possibile collaborazione in futuro.

 

 

 

Esempi della scheda compilata per ogni lead:

 

 

La produzione italiana del legno-arredo vale 21 miliardi di euro

 

L’ingegno, il buongusto, l’estro e le capacità degli italiani si mostrano ampiamente nel settore del legno-arredo. La chiave del successo non risiede solo nel culto del design innovativo. La leadership del settore si consolida in una lunga tradizione che combina il gusto made in italy, famoso nel mondo, con le esigenze imposte dalla tecnologia. Si denota da sempre una costante ricerca di soluzioni per coniugare l’estetica con la funzionalità degli spazi. La casa e il modo di arredarla riflettono infatti il desiderio di comfort per chi la abita e per i suoi ospiti, con il gusto per la convivialità che caratterizza gli italiani. Qualità delle materie prime e delle lavorazioni danno vita anche a un’altra peculiarità dell’arredamento italiano: mobili e complementi solidi e durevoli, che possono essere tramandati di generazione in generazione, capaci di risultare contemporanei in qualsiasi ambiente. Chi non ha in casa un ‘mobile della nonna’?

La filiera italiana del legno-arredo, che ha un peso molto rilevante sull’economia del nostro Paese, conta 71.500 imprese, che danno lavoro a più di 307.000 persone.

Aziende come Cassina e Poliform sono rinomate in tutto il mondo. Il loro punto di forza è sicuramente quello di aver mantenuto un’anima familiare e un unicum indiscusso, quello di associare, in ogni loro collezione, il sapere artigiano con la genialità di un’archistar. Rodolfo Dordoni a Jean-Marie Massaud, sono due fra i designer internazionali che hanno lavorato con le nostre aziende.

Il canale di sbocco più importante per i nostri prodotti resta la Francia. Crescono le esportazioni del Sistema Arredo verso gli USA (+0,6%) e la Germania (+1,5%), nonostante il pesante periodo di pandemia appena trascorso. La maggiore necessità di comfort e il bisogno di ripensare gli spazi anche in chiave smart working o di didattica a distanza hanno spinto a investire sugli interni dell’abitazione.

Alla chiusura dei punti vendita durante il lockdown e ai rallentamenti comunque riscontrati, molte aziende hanno risposto con innovazioni.

Sono fioccati i cataloghi digitali, gli showroom virtuali e i configuratori di prodotti.

Ha accelerato in modo importante lo sviluppo dell’e-commerce grazie al quale le vendite online di arredamento sono cresciute del 32%, per un giro d’affari che si aggira sui 2,4 miliardi di euro solo in Italia. La produzione complessiva della filiera legno euro destinati all’exportarredo si attesta a 39 miliardi di euro, di cui 15 miliardi di euro destinati all’export e un saldo commerciale attivo di 7,6 miliardi di euro.

Il macrosistema arredamento vale 21 miliardi di euro di cui 11 miliardi destinati all’export e 10 miliardi al mercato nazionale (dati Federlegnoarredo 2021).

B2B SALES ACCELERATION PER L’EXPORT – Webinar 1 marzo ore 18:00-19:00

Sales Acceleration per l’export: come sviluppare new business più velocemente, aumentare up-selling e cross-selling
Webinar Martedì, 1 marzo 2022 ore 18:00-19:00


Vi invitiamo a partecipare al ciclo di webinar che AISM dedica al marketing B2B. (qui il programma completo 
https://bit.ly/33Kok3m).
 
L’incontro si terrà il 1 marzo (martedì) dalle ore 18 alle 19.

AISM utilizzerà la piattaforma ZOOM, la partecipazione al webinar è gratuita previa iscrizione (clicca qui per iscriverti) e l’evento viene trasmesso live sulla pagina Facebook di AISM https://lnkd.in/eXD8UdQN

La sfida della competitività sui mercati internazionali nel 2022 può essere affrontata oggi con una metodologia innovativa ed agile che fa della conoscenza geografica il suo punto di forza: GDM® Geomarketing Digital Management. 
Una potente lente di ingrandimento per conoscere ed individuare i clienti potenziali nei singoli mercati, avviare un “missione di contatto digitale” finalizzata alla creazione di rapporti commerciali duraturi e redditizi. Daniele Prioli e Carlo Renzi ci accompagneranno in questo viaggio con casi ed esperienze vissute, dalla meccanica industriale all’arredamento, dalla chimica alle macchine movimento terra.

Carlo Renzi – Co-Founder & Owner GEOCOM ITALIA

 

Daniele Prioli – Amministratore Delegato GEOCOM ITALIA

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